Intervista a Massimo Rigoni, CFO

Raccontaci chi sei e di cosa ti occupi in Westrafo

Sono Massimo Rigoni, ho 51 anni e sono in Westrafo da due anni: dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università degli Studi di Verona, ho iniziato a lavorare in Benetton Group nel 1998. Nei primi anni 2000 sono passato in H3G Spa dove ho sviluppato gran parte della mia esperienza lavorativa fino alla fusione con Wind. In seguito, ho lavorato in AGCO Corp, Orange1 Group e All4labels, sempre nei dipartimenti Finanza e Controllo. Attualmente, come CFO in Westrafo, mi occupo dell’Amministrazione (Contabilità e Bilancio), del controllo di gestione (budget, chiusure periodiche, piano strategico) e della gestione finanziaria dell’azienda.

Qual è il tuo contributo più significativo al successo finanziario dell’azienda fino ad oggi e quali sono i tuoi obiettivi futuri come CFO?

Westrafo, come sappiamo, è cresciuta molto velocemente negli ultimi anni. Sebbene da una parte questa crescita sia entusiasmante, dall’altro ha messo sotto pressione la nostra gestione finanziaria che deve supportare e garantire le esigenze operative di cassa. Nel 2023 sono stati implementati i nuovi investimenti nello stabilimento di Montebello Vicentino e in quello di Vicenza e questo ha reso ancora più stimolante l’attività per il mio team. Inoltre abbiamo implementato il digital reporting, su Power BI, che consente al management di avere a disposizione sui propri device, con pochi semplici passaggi, tutti i dati fondamentali dell’azienda (ordini di vendita, magazzino, fatturati, margini, crediti e debiti) aggiornati in tempo reale. E’ stato un progetto che ha richiesto un effort iniziale importante di molte figure aziendali ma oggi è uno strumento indispensabile per prendere decisioni consapevoli e basate sui numeri dell’azienda. Attualmente, stiamo lavorando intensamente al progetto della prossima apertura dello stabilimento produttivo negli USA: un progetto che è partito da più di anno, dove stiamo investendo molte risorse e che sarà uno step fondamentale per la crescita futura di Westrafo.

Come avete chiuso il 2023 e a cosa attribuisci la significativa crescita di Westrafo?

Il 2023 si è concluso con valori in linea con quelli che erano gli obiettivi di inizio anno, sia in termini di fatturato (77M +79% rispetto al 2023), di margini e di posizione finanziaria netta. Il nuovo investimento produttivo di Montebello Vicentino ha permesso questo salto importante nei volumi e adesso che è stato messo a regime ci aspettiamo una nuova linea di crescita futura.

In che modo Westrafo si contraddistingue nel panorama competitivo?

A mio avviso, la nostra crescita deriva da tre fattori chiave: la qualità dei nostri prodotti, ampiamente riconosciuta dal mercato, la nostra capacità di offrire soluzioni tecniche in linea con le esigenze dei clienti, e i solidi rapporti instaurati con i nostri clienti di lunga data. Questi fattori, in un mercato in costante crescita, creano opportunità per sviluppare progetti e competenze aggiuntive.

Westrafo gode di una forte e consolidata presenza in Europa/Stati Uniti, quali a tuo parere, saranno le aree geografiche più performanti per Westrafo nei prossimi anni?

Ci attendiamo molto dal progetto Westrafo America, sia in termini di volumi che di effort, soprattutto nei primi anni di attività. Allo stesso tempo, confidiamo che l’Europa e l’Italia incrementino significativamente gli investimenti nelle energie rinnovabili rispetto a quanto stanno facendo attualmente. Inoltre, guardiamo con grande interesse a mercati come l’Africa e l’Oceania.

Quali progetti avete per quest’anno e quali sono le vostre previsioni per il mercato?

I progetti per l’anno in corso mirano a raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo fissato all’inizio dell’anno. Siamo soddisfatti di poter affermare che, nei primi sei mesi, abbiamo raggiunto tali obiettivi dal punto di vista produttivo, economico e finanziario. Naturalmente, c’è anche il progetto Westrafo America, che al momento segue la tabella di marcia, ma sta per entrare nella sua fase più importante. Tuttavia, il progetto a cui tengo maggiormente è quello dedicato allo sviluppo e alla crescita delle competenze delle nostre risorse. La formazione continua è un tema centrale per noi, e la nuova collaborazione con CUOA Business School è un passo importante in questa direzione. È evidente che non possiamo pensare a una crescita sostenibile nel mercato delle energie rinnovabili senza avere un team di professionisti allineati alle competenze tecniche e manageriali richieste.